SAN SEBASTIANO CURATO DA IRENE

Ambito/Autore : Ambito veronese

Periodo storico: 18° secolo
Anno: 1701-1720
Soggetto: San Sebastiano curato da Irene
Luogo di conservazione: Arco, convento delle Grazie, piano I, corridoio
Materia e tecnica: olio su tela, cm 169 x 95
Provenienza: Rovereto, convento di San Rocco, 2003

Descrizione:

È questo uno dei dipinti roveretani più taciuti dalle fonti documentarie e dagli inventari, tanto che non è in alcun modo possibile ricostruirne la vicenda storica. Per di più la tela giace in uno stato conservativo insoddisfacente: oltre ad alcune cadute di pellicola pittorica, si registrano vecchi interventi di restauro (fori suturati) e un’evidente ossidazione dei pigmenti. Rimarchevole la cornice intagliata a racemi e dorata, certamente coeva. Il modulo dimensionale, marcatamente orizzontale, suggerisce con forza un’origine non chiesastica del dipinto, con ogni probabilità dono di privato.

San Sebastiano, disteso a terra, il busto appoggiato all’albero dal quale non è ancora del tutto sciolto, viene curato da Irene la quale regge la coppa degli unguenti. Alle sue spalle la serva impugna una delle frecce rimosse dal corpo del martire.

L’inquadratura bassa e focalizzata sui primi piani, come di una scena fruita a distanza molto ravvicinata, è acuita dall’incombere della siepe alle spalle di Irene e dal vaporoso lenzuolo in basso a sinistra che si gonfia in direzione del riguardante. Il taglio compositivo del dipinto tradisce affinità con la pittura veronese di inizio Settecento. Fatte le debite proporzioni, il riferimento più cogente va individuato nei modelli di Simone Brentana (1656-1742), artista veneziano di nascita e di esordi nell’ambito del tenebrismo, ma che a Verona trovò spazio per esprimere una scrittura pittorica schiarita, di effetto e di notevole originalità. Il dipinto roveretano espone il portato della sua lezione in misura indubbiamente ridotta, smorzando i più audaci valori luministici, non senza sgrammaticature leggibili nella corposa figura di Irene o nell’incertezza anatomica di San Sebastiano.

Fonti: SBC Giacomelli 1985/ OA/ 00048081; ACSMG, Inventario 2013, n. 124.

Bibliografia: Stenico 2004a, p. 322; Stenico 2004b, p. 467.