SAN PAOLO EREMITA (?)

Ambito/Autore : Ambito emiliano

Periodo storico: 17° secolo
Anno: 1675-1700
Soggetto: San Paolo eremita (?)
Luogo di conservazione: Trento, convento di San Bernardino, infermeria, II piano, corridoio
Materia e tecnica: olio su tela, cm 120 x 100
Provenienza: Rovereto, convento di San Rocco, 2003

Descrizione:

In condizioni soddisfacenti, il dipinto è corredato da una notevole cornice intagliata e dorata coeva, a festone di frutta e foglie.

Appoggiato ad una base rocciosa, il santo prega impugnando un rosario e meditando su di un libro aperto. Efficacemente descritti i pochi tratti del paesaggio retrostante: l’imbocco di una caverna con qualche fronda d’albero e il bellissimo cielo rannuvolato.

Il santo raffigurato è probabilmente identificabile in San Paolo eremita, benché i tratti iconografici siano solo in parte quelli consueti. Egli indossa un saio con cappuccio e non il tradizionale abito di foglie di palma intrecciate, ma nel Sei e Settecento è dato di ritrovare caratteri analoghi che ricorrono anche nell’iconografia di Sant’Antonio abate, spesso associato con Paolo da Tebe condividendone il ruolo di fondatore del monachesimo. Piuttosto indicativi ai fini dell’identificazione sono in ogni caso il rosario e il bastone a stampella.

La qualità del dipinto è decisamente sostenuta. Notevole disinvoltura pittorica dimostrano gli incarnati compatti e setosi, ricchi di luce, come anche la definizione accurata delle mani e del volto levigato, vivificato da magistrali rialzi di luce; il tratto sicuro dell’artista emerge anche nei rapidi tocchi con i quali è delineato il paesaggio. A livello figurativo si impone un indirizzo fondamentalmente classicista: la serenità e la pacatezza espressiva del bel volto rimandano, seppur con una certa genericità di fondo, all’ambiente artistico emiliano, forse bolognese, di Seicento inoltrato.

Fonti: SBC Giacomelli 1985/ OA/ 00048084.

Bibliografia: Stenico 2004a, p. 316.