MATER DOLOROSA

Ambito/Autore : Cristoforo Unterperger (?) (da Giovanni Battista Salvi, il Sassoferato) (Cavalese, 1732-Roma, 1798)

Periodo storico: 18° secolo
Anno: 1750
Soggetto: Mater dolorosa
Luogo di conservazione: Trento, convento di San Bernardino, Torricella
Materia e tecnica: olio su tavola, cm 21 x 16,8
Provenienza: Cavalese, convento di San Vigilio, biblioteca

Descrizione:

Il dipinto patisce gli effetti di una larga spaccatura trasversale del supporto ligneo che deturpa il volto in corrispondenza dell’occhio destro.

L’inventario del 1960 elenca la tavoletta in refettorio in questi termini: “madonnina busto alberti”, attribuendo pieno credito alla prima parte dell’iscrizione posteriore. L’aggiunta successiva con la generica indicazione di paternità ad Unterperger è invece uno stimolo a leggere con maggior attenzione questa bella immagine, solo apparentemente versione olografica del fortunato prototipo seicentesco di Sassoferrato. Rispetto a numerose riprese della Mater dolorosa, che ha goduto anche nei conventi francescani (Trento, Pergine, Cavalese) di grande affetto devozionale, questo dipinto palesa notevole perizia e sensibilità pittorica. Il tratto ombreggiato ma delicatissimo degli incarnati e i rapidi tocchi di luce sul panneggio non mancano di rischiarare affinità con le prime opere di Cristoforo Unterperger, in particolare con la Madonna dell’aiuto già presso la chiesa francescana di San Vigilio e trafugata nel 1986 (Andreatta 1990, p. 210; Cristoforo Unterperger, p. 119, cat. 4). Questo possibile collegamento ribadisce l’impressione di una reinterpretazione in chiave pausata della lezione dello zio Francesco Unterperger presso il quale Cristoforo svolse la prima formazione, costellata in modo del tutto comprensibile dalle copie e dalle rielaborazioni di celebri modelli. Benché non manchino possibili agganci con altre opere del momento giovanile, prima fra tutte il gonfalone di San Vigilio della pieve di Cavalese, è prudente rimanere nell’ipoteticità, ribadendo tuttavia la qualità dell’opera.

Fonti: ACPFM, busta 244, Inventario 1960, p. 649, n. 15; SBC Menapace 1987/ OA/ 00054006.

Bibliografia: inedito.