MADONNA DELL’AIUTO

Ambito/Autore : Giovanni Francesco Furlanello (Cavalese, 1649-1697)

Periodo storico: 17° secolo
Anno: ante 1697
Soggetto: Madonna dell’aiuto
Luogo di conservazione: Trento, convento di San Bernardino, Torricella
Materia e tecnica: olio su tela, cm 83 x 72,5
Provenienza: Cavalese, convento di San Vigilio, primo piano, corridoio

Descrizione:

Il quadro venne donato ai frati di Cavalese nel 1697 per lascito testamentario del pittore medesimo (Andreatta). Nel 1810 figura tra i dipinti sequestrati al convento soppresso, ma la dispersione fu evitata per intervento dei conti Firmian, come ancora scrive padre Ciro Andreatta.

Non riconosciuta da Molinari, la paternità di Furlanello ricorre nella bibliografia successiva che rammenta come l’immagine mariana e l’Ultima cena in refettorio siano le sole opere certe del fiemmese presso il convento cavalesano, non essendo rintracciabili il quadro “delli 14 Auxiliatori” il “Cenacolo di S. Gregorio Papa”.

In tempo imprecisato il dipinto, che propone la consueta iconografia derivata dal prototipo cinquecentesco di Lucas Kranach, venne deturpata da un pesante restauro che comportò l’appesantimento dei contorni e l’apposizione di rigide aureole dorate. La notte del 16 dicembre 1980, nel corso di un tentato furto al convento, la tela venne violentemente squarciata. Restaurata nel 1989 da E. Montagnoli Vertua, l’opera fu anche alleggerita grazie all’asportazione delle ridipinture. Si presenta oggi in condizioni quasi buone, tali da porre in evidenza i tratti stilistici di Furlanello, in particolare il timbro metallico del colore e le forme piuttosto espanse, sottolineate da un plasticismo insistito ma a tratti impacciato.

Fonti: Morizzo, II, p. 333; ACPFM, busta 244, Inventario 1960, p. 650, n. 33; SBC Giacomelli 1987/ OA/ 00053937.

Bibliografia: Molinari 1926, p. 300, nota 3; Rasmo 1982, p. 314; Andreatta 1990, pp. 219, 222; Felicetti 2007; Mich 2009, p. 371.