RITRATTO DI PADRE IPPOLITO IPPOLITI

Ambito/Autore : Ambito trentino

Periodo storico: 18° secolo
Anno: ante 1710
Soggetto: Ritratto di Padre Ippolito Ippoliti
Luogo di conservazione: Trento, Fondazione Biblioteca San Bernardino, Biblioteca antica
Materia e tecnica: olio su tela, cm 99 x 75,8

Descrizione:

Questo ritratto raffigura uno dei membri più insigni e operosi della Provincia di San Vigilio.

Baldissero della nobile famiglia Ippoliti da Pergine, cugino di un altro illustre francescano, padre Cherubino Ippoliti, nacque il 3 settembre 1643 ed entrò nell’Ordine il 29 settembre 1665. Nel 1676 fu Guardiano a Cles e tre anni dopo a Mezzolombardo. Nel Capitolo del 1680 fu eletto definitore. Nel 1682 venne chiamato a Vienna dal Duca di Lorena che lo aveva molto apprezzato ad Innsbruck quale educatore dei due nipoti di Liduino Piccolomini.

Per lunghi anni rimase a Vienna presso la famiglia imperiale, godendo della massima stima e ricevendo diversi incarichi quale inviato dell’Imperatore a Roma presso Innocenzo XII. Il testo vergato sulla lettera è di fatto l’incipit della missiva laudativa inviata dall’Imperatore Leopoldo il 15 febbraio 1688. Fu in particolare grazie ai suoi uffici presso l’Imperatore che si rese possibile erigere il convento di Cavalese e sotto la sua guida venne edificato il nuovo complesso di San Bernardino alla Torricella. Su questi e molti altri aspetti ragguardevoli della vita del religioso si rimanda a Stenico 2010 (pp. 83-89, n. 216).

Il dipinto è probabilmente identificabile in quello già custodito nel convento di Pergine, di cui ci parla Morizzo nel 1893 (I, p. 443): “Si noti che nell’archivio della Provincia di s. Vigilio si conservarono delle lettere e varie memorie spettati al P. Ippolito. Altre lettere poi, con diversi diplomi cesarei e Brevi pontifici , furono consegnate, quando egli morì, ai pronipoti del medesimo dal Provinciale P. Massimiliano Cimonati. – Il suo ritratto fu posto nel refettorio di Pergine. Questo ritratto era stato regalato ai Frati dal Beneficiato di s. Barbara in Pergine, pronipote del P. Ippolito, morto circa l’anno 1760. Ora trovasi nel corridoio del convento, Un altro ritratto di questo Padre si conserva nella sala al secondo piano della Casa Ippoliti in Borgo”.

Dal punto di vista artistico la tela è molto modesta e i miseri mezzi espressivi non consentono di identificare l’artista ingaggiato.

Fonti: Morizzo, I, p. 362; ACPFM, busta 275, Inventario 1963, p. 671, n. 79; SBC Dal Bosco 2001/ OA/ 00072358; FBSB, P 33.

Bibliografia: Stenico 1999, p. 610.