BEATO LEONARDO DA PORTO MAURIZIO

Ambito/Autore : Francesco Antonio Vanzo (Cavalese, 1754-1836)

Periodo storico: 18° secolo
Anno: 1796 ca
Soggetto: Beato Leonardo da Porto Maurizio
Luogo di conservazione: Trento, convento di San Bernardino, Torricella
Materia e tecnica: olio su tavola fissato su masonite, cm 73 x 57
Provenienza: Cavalese, convento di San Vigilio, ex capitolo

Descrizione:

Il dipinto, in condizioni quasi buone, è fugacemente menzionato nel 1933 da Lorenzo Felicetti tra le tele di scuola fiemmese, quindi semplicemente elencato da padre Onorati.

È da credere che l’opera sia stata eseguita in concomitanza alla beatificazione di Leonardo da Porto Maurizio (1676-1751) il 19 marzo 1796. La canonizzazione di questo missionario francescano di origini liguri (al secolo Leonardo Casanova) risale solo al 1867.

Nonostante la convenzionalità dell’impianto, l’effigie del santo non manca di profondità psicologica. Lo sguardo vivo e pungente, fisso agli occhi del riguardante, è in grado di captare la sua attenzione indirizzandola al Crocifisso che impugna con volizione. L’impronta accademica che qualifica la scultura dorata del Cristo è un indizio aggiunto per orientarci in ambito fiemmese, nell’ultimo quarto del XVIII secolo. A quelle date operava con buoni esiti anche nel genere del ritratto Francesco Antonio Vanzo. Lo stesso convento francescano conserva due testimonianze dell’artista e in particolare il penetrante Ritratto di padre Vittorio Weber si presta al confronto. San Leonardo esprime tuttavia maggior maturità artistica, deponendo forse per una datazione più avanzata, alla fine del Settecento. L’inedito dipinto si candida come una delle opere migliori del fiemmese.

Fonti: ACPFM, busta 304, Inventario 1927, n. 52; busta 244, Inventario 1960, p. 649, n. 11; Floris 1987/ OA/ 00053981.

Bibliografia: Felicetti 1933, p. 54; Onorati 1982, p. 71.