SANT’ANTONIO DA PADOVA

Ambito/Autore : Ambito trentino

Periodo storico: 17° secolo
Anno: 1600-1625
Soggetto: Sant’Antonio da Padova
Luogo di conservazione: Trento, Fondazione Biblioteca San Bernardino
Materia e tecnica: olio su rame, cm 15,7 x 12,3
Provenienza: Cavalese, Convento di San Vigilio, 1996

Descrizione:

L’opera, montata su un reliquiario a tabella del XIX secolo (cm 48,5 x 16,7) di gusto neobarocco, venne donata al convento di Cavalese da Giuseppina Vettori di Ziano di Fiemme ed è pervenuta all’attuale collocazione nel 1996. Il piccolo rame, sconosciuto agli studi, rientra nel nutrito novero delle venerate “vere effigi” dei santi. L’acronimo vergato sul libro che il santo regge alla sua sinistra va infatti sciolto in “Vera Sancti Antonii Patavini [Effigies]”. Tra XV e XVII secolo sono attestate numerose immagini come quella posseduta dai francescani di Trento (che conservano altresì un piccolo rame con il volto del fondatore, cat.) con lo scopo di mostrare le autentiche sembianze di Sant’Antonio da Padova. Per una contestualizzazione critica dell’opera è del tutto efficace il confronto con un olio su rame del XVI secolo (Russo 1982, pp. 256, 258, cat. 2) nel quale è raffigurato, con i medesimi tratti somatici, il Santo di Lisbona accanto a San Francesco e Santa Chiara. La sostanziale ripetitività di queste venerate effigi da un lato e una certa permeabilità alla cultura seicentesca dall’altro, inducono tuttavia a ipotizzare una datazione del pezzo trentino più avanzata, nella prima metà del secolo XVII.

Fonti: FBSB, P 81.

Bibliografia: inedito.